Qual è la natura della responsabilità del content provider e dell'host provider in tema di illeciti commessi mediante diffusione di informazioni tramite sito web sulla rete internet?
In capo a chi sussiste l'obbligo di risarcimento dei danni a fronte dell'assenza di un obbligo di sorveglianza delle informazioni trasmesse su internet?
Chi è il giudice territorialmente competente? Come si articola l'onere probatorio per l'accertamento della responsabilità?
LA GIURISPRUDENZA
In materia di responsabilità civile dell'host provider, sebbene, come accennato, pressanti ragioni di natura sostanziale spingerebbero verso un inasprimento nella valutazione della condotta dei cd. prestatori di servizi sul web, prevale, in giurisprudenza, un atteggiamento prudente , che, in linea con il dettato normativo, nega che sugli ISP gravi un dovere di diligenza preventiva e, pertanto, subordina le decisioni di condanna all' accertamento del dolo o della colpa. Già in epoca antecedente all'adozione della Direttiva 2000/31/Ce, i giudici avevano censurato il modello ricostruttivo di certa dottrina, che - ora facendo ricorso alla nozione di culpa in vigilando, ora richiamando le norme sulla responsabilità per l'esercizio di attività pericolosa - di fatto, postulava una responsabilità oggettiva dell'host provider. La giurisprudenza, invece, sulla scorta della considerazione che, nel campo della comunicazione a mezzo internet, è materialmente impossibile operare una verifica sui dati trasmessi, ha circoscritto le ipotesi di responsabilità del prestatore di servizi ai casi in cui, concretamente, sia ravvisabile un ruolo attivo dello stesso nella fase di pubblicazione o trasmissione dei predetti dati ovvero nel caso di comportamento omissivo, nella fase successiva alla conoscenza dell'illecito.
Per approfondimenti:
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/docum...dType=13&prod=9